EARTH DAY 2025 VILLAGGIO PER LA TERRA
Il Centro Internazionale Antinoo per l’Arte Documentazione Marguerite Yourcenar
in collaborazione con Cittadellarte – Fondazione Pistoletto, Relazionésimo e il Politecnico di Milano
Presenta
… e se volessimo ancora tentare di salvare la terra
(Marguerite Yourcenar, 1987 Università Laval – Canada)
10 – 11 aprile 2025 – Galoppatoio di Villa Borghese – Roma
Prendersi cura del destino dell’ambiente naturale e delle persone che lo abitano, e di conseguenza pensare e agire all’interno di questa forma etica, viene generalmente percepito come un argomento frustrante, come un’angoscia in più che si aggiunge allo stress quotidiano. Eppure, partecipare all’esuberanza del mondo naturale e all’energia e alla vivacità dei popoli in maggiore difficoltà, significa al contrario riacquistare vigore, determinazione e positività. È vivere uno stato di grazia che ci fa sentire parte di un tutto, che fornisce obiettivi primari, esistenziali e appaganti.
Questo è il messaggio che il Centro Antinoo sostiene unendosi al pensiero e al lavoro di personalità del mondo dell’arte e ad artisti giovani che hanno dimostrato non solo creatività, ma anche impegno per fornire un reale contributo alla progettazione del mondo di domani.
Come suggerisce Michelangelo Pistoletto, con il suo progetto Terzo Paradiso, sarebbe opportuno e utile considerare l’ambito delle scienze e delle nuove tecnologie strumenti che anche nel presente, come è avvenuto nei secoli passati, offrano supporti per la realizzazione di progetti collettivi di segno positivo. Anche le iniziative della Fondazione Relazionésimo sostengono le varie potenzialità delle relazioni umane viste come basilare motore del cambiamento e della trasformazione sostenibile della società; così come il Politecnico di Milano con il programma Progettare la Terra, porta avanti lavori architettonici e paesaggistici basati sulla sostenibilità ambientale, economica e sociale conformi all’Agenda 2030. Si ricorda che quest’ultima è un programma d’azione globale per raggiungere 17 obiettivi di sviluppo sostenibile entro il 2030, che è stato adottato nel settembre 2015 da 193 Paesi membri delle Nazioni Unite, tra cui l’Italia.
L’Agenda 2030 si basa su cinque concetti chiave che sono:
Persone, Prosperità, Pace, Partnership, Pianeta
Queste saranno anche le tematiche dei laboratori rivolti principalmente agli studenti e intitolati Raccontare l’Arte che verranno realizzati dagli artisti Elizabeth Frolet, Umberto Stefanelli, Eleonora Del Brocco, Priscilla Lotti, Ludovica Sitajolo e Cinzia Beccaceci.
Elizabeth Frolet mostra il video Difesa della Natura con il quale racconta una storia d’amore, il matrimonio dell’essere umano con la natura. Il suo stile è poetico, elegante e insieme primitivo, come le culture della sua infanzia e della sua prima giovinezza. Si tratta del Madagascar, dove è nata da genitori inglese e francese, il Giappone e la Francia, paesi dove ha studiato. È dunque attraverso questa leggerezza dell’essere, che è altresì capace di penetrare nel profondo e che assorbe in sé il polo positivo e il polo negativo, che narra la storia di ogni essere vivente. Il senso delle linee e dei colori accesi è quello della fascinazione, dell’emozione che si prova nel vivere in una dimensione avvolgente, in un luogo dal significato circolare che conduce i sensi a percepire anche lo stato mentale come reale e la realtà stessa come sorgente di idee e di creatività.
Umberto Stefanelli anche se presenta foto scattate nei vari continenti, mantiene la centralità dell’attenzione su agglomerati di esseri umani, nello specifico si tratta, di volta in volta, di pubblici diversi sia per etnie che per situazioni. Quello che si percepisce nelle sue opere sono proprio le relazioni e le loro potenzialità, l’energia che scaturisce dalle persone quando si riuniscono per uno scopo comune. La bellezza è sia tecnica che psicologica e risiede nelle sue spiccate capacità di cogliere gli sguardi. La sua è sicuramente una sensibilità particolare di arrivare all’essenza di manifestazioni casuali che sembrano diventare invece sue creazioni, come gli sguardi dei bambini in mostra alla Vaccheria di Roma fino al 20 aprile 2025.
Eleonora Del Brocco mette in diretto contatto le persone, e loro mani, con la natura. In questo spazio del fare tutto può succedere. A volte a palesarsi è il degrado, a volte il sapiente riciclo, a volte il lavoro di donne indiane, bambine e anziane che lavano quasi ritualmente le loro vesti ad un piccolo corso d’acqua situato al centro della città. Ma un esempio allarmante di cosa può produrre il rapporto tra essere umano e natura è l’opera da lei realizzata con i rami di un albero che, come moltissimi altri, si è seccato a causa della siccità. Ad un primo impatto sembra essere una bianca e raffinata scultura in ceramica vetrificata; invece, è un essere vivente senza più vita, pur rappresentando simbolicamente la sublimazione di ciò che è stato.
Per Priscilla Lotti l’arte può suscitare emozioni e suggestioni sia in chi la fa che in chi la recepisce. Il suo procedere parte dal raggiungere una percezione profonda del proprio corpo e della propria mente attraverso il silenzio e la meditazione. In questo modo cattura immagini e colori interiori che riporta sulla tela attraverso la pittura o trasforma in musica e in voce attraverso le proprie corde vocali. Questo suo modo di comunicare può raggiungere il pubblico, le singole persone, attraverso un linguaggio diverso, creativo e non codificato. Imparare a costruire relazioni profonde è l’argomento del suo laboratorio con i giovani che incontrerà, insegnando a creare un silenzio interiore, a ritagliare uno spazio nuovo di comunicazione dove sia possibile l’ascolto di sé stessi, dell’altro e del mondo che ci circonda.
Ludovica Sitajolo sembra celebrare la festa del mare e delle sue creature, invece … La sua installazione crea un incredibile ricatto visivo. È una scogliera carica di forme esuberanti e coloratissime che danno l’idea di un pullulare di alghe, crostacei, pesci, coralli e così via. Poi solo avvicinando lo sguardo ci si accorge che si tratta di una gamma di potenziali rifiuti, propri quelli che stanno invadendo gli oceani e che si depositano, in forma di microplastiche, sul fondo e dentro i corpi dei pesci, entrando a far parte dell’intera catena alimentare del nostro pianeta. L’artista, che lavora anche per il cinema come direttore della fotografia, è così riuscita a creare un’opera più eloquente di un approfondito documentario. Sitajolo è presente anche nell’opera presentata dalla Fondazione Relazionésimo.
Cinzia Beccaceci, artista esperta in laboratori, formazione e comunicazione, si rivolge ai giovani visitatori coinvolgendoli in un lavoro di scrittura e pittura. Il confronto e lo stimolo alla riflessione si svolge partendo dal discorso che Marguerite Yourcenar (prima donna ad essere accolta come membro dell’Académie francese) pronunciò il 30 settembre 1987, in occasione della Quinta conferenza internazionale di diritto costituzionale dedicata per la prima volta all’ambiente, intitolandolo: … Se volessimo ancora tentare di salvare la terra. Sono parole puntuali con le quali la scrittrice sottolinea che il desiderio umano di voler utilizzare tutto per pura avidità, ha trasformato la Terra in un condominio, da quel luogo tranquillo dove le folle trovavano refrigerio e pace. Lo stesso titolo che, per la sua forza comunicativa, è stato poi adottato anche per tradurre il senso generale di questa partecipazione al Villaggio per la Terra 2025.
In difesa delle Terre e delle Acque 2017-2025 è un laboratorio dedicato al lavoro svolto in vari paesi dell’Europa, dell’America del sud e dell’America del nord con una mostra itinerante a cura di Francesca Pietracci e organizzata da Approdi Lab con le opere di Maree Azzopardi, Irene Cruz, Eleonora Del Brocco, Patrizia Dottori, Anna Esposito, Eva Fischer, Ines Fontenla, Elizabeth Frolet, Gaia Giugni, Marta Kramli, G&K Lusikova, Rosa Madonna, Anna N. Mariani, Francesca Martì, Isabella Nurigiani, Marta Niylas, Daniela Papadia, Anna Paparatti, Virginia Ryan, Beatrice Tosi, Francesca Tulli, Fernanda Veron, Brigitte Vincken, Caterina Vitellozzi, Laura Zeni.
Francesca Pietracci
F. Pietracci – presentazione Laboratori Villaggio per la Terra 2025