
Si è tenuta il giorno 14 maggio 2025, presso la prestigiosa Sala “Caduti di Nassirya” di Palazzo Madama (Senato della Repubblica), la conferenza stampa di presentazione del libro “Nel segno di Antinoo. Installazioni culturali per Marguerite Yourcenar negli orizzonti del terzo millennio” dell’architetto Massimo Domenicucci, edito da Biblioteca del Vascello – Robin Edizioni.
L’iniziativa, promossa dal Sen. Avv. Adriano Paroli, Vicepresidente del Gruppo F.I.-B.P.- PPE, ha visto una nutrita partecipazione di pubblico e figure di rilievo del panorama culturale e istituzionale italiano.
Dopo i saluti istituzionali del On. Avv. G. Silvia Vono, Presidente dell’Associazione APS Magn@Grecia, è intervenuto il Barone Prof. Avv. Emmanuele F.M. Emanuele, noto mecenate e sostenitore di numerose iniziative culturali, con un discorso commovente e poetico che ha illustrato la genesi e la struttura dell’opera, frutto di oltre trent’anni di attività progettuale e di ricerca, nell’ambito delle installazioni culturali ispirate alla figura e all’opera di Marguerite Yourcenar.
«Nel 2018, a seguito di una richiesta in tal senso da parte di Laura Monachesi, colta e capace Vice Presidente Vicario, e per mio personale impulso, la Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale – all’epoca da me presieduta, oggi guidata dalla Prof.ssa Alessandra Taccone – si è resa disponibile ad ospitare l’importante Archivio del Centro (fino ad allora sito presso Villa Mondragone, a Monte Porzio Catone) presso i locali del primo piano di Palazzo Cipolla a Roma, dove è rimasto, consultabile da parte del pubblico esterno, fino al termine del 2024. Sono molto felice di aver potuto dare il mio supporto, e di essere qui a testimoniare la mia vicinanza, al Centro Antinoo, alla quale mi accomuna la filosofia di fondo, in quanto – così come da sempre affermo – ritengo che la cultura sia lo strumento universale per abbattere le barriere sociali e, in prospettiva, anche quelle etniche e religiose, mettendo in contatto le civiltà e i popoli attraverso quelle espressioni dell’arte e del bello che eliminano le distanze e le incomprensioni. La cultura è anche lo strumento principe attraverso la cui diffusione, se perseguita con la stessa passione e le medesime finalità del Centro Internazionale Antinoo per l’Arte, è possibile contribuire alla formazione delle coscienze e all’inclusione sociale, indipendentemente dalla condizione economica e sociale di ciascuno: il mezzo tramite il quale risolvere, nel tempo, i drammatici problemi dell’odierna società civile, che purtroppo sempre più sembrano inasprirsi e degenerare.». (Emmanuele F.M. Emanuele)
Sono seguiti alcuni interventi qualificati tra i quali quello dell’autore Arch. Massimo Domenicucci, del Prof. Eugenio Lo Sardo e del Generale Vincenzo Parma, moderati magistralmente dal Dott. Michele Amici, Presidente del Centro Antinoo – Marguerite Yourcenar.
Presente il delegato del Ministro della Cutura Dott. Alessandro Giuli, Dott. Alberto Spampinato, accompagnato dalla Dott.ssa Sabrina Bertoldi.
Segnaliamo inoltre la gradita partecipazione della Dott.ssa Teresa Emanuele e diversi artisti.
Momenti di intensa suggestione sono stati offerti dalle letture a cura dell’attrice Priscilla Lotti, del Dott. Giovanni De Santis e dell’Arch. Chiara Domenicucci, alternate a contributi video realizzati da Carmine Di Stefano, che hanno accompagnato il pubblico in un viaggio visivo e letterario nel mondo evocato dal libro.
Il volume presentato documenta un’inedita sinergia tra architettura, arti visive e letteratura, attraverso un ricco repertorio di mostre e installazioni ideate dal Centro Internazionale Antinoo per l’Arte – Marguerite Yourcenar, fondato da Laura Monachesi nei primi anni ’90. Tra le esposizioni documentate: “Adriano e le sue memorie”, “Ti do feste per migliaia di anni”, “Elogio al nero”, “Come l’ombra”, “I 33 nomi di Dio” e molte altre.
L’evento è stato trasmesso in streaming, offrendo a un pubblico più ampio la possibilità di partecipare a questo importante momento di riflessione culturale.
Il libro di Massimo Domenicucci si configura come un’opera di rara intensità, capace di rinnovare il dialogo tra passato e presente, attraverso un linguaggio architettonico che diventa strumento di narrazione e di conoscenza.
«Il libro racconta Marguerite Yourcenar con le immagini di un inusuale rapporto tra letteratura, architettura ed arte. Ogni anniversario o ricorrenza letteraria, negli ultimi trent’anni, è stata l’occasione, da parte del Centro Internazionale Antinoo per l’Arte – Marguerite Yourcenar, per dedicare alla grande scrittrice nuovi studi di approfondimento dell’opera, coinvolgendo studiosi ed artisti internazionali. Documenti esclusivi, insieme a testi, fotografie, opere d’arte, filmati, costituiscono i materiali, che in queste occasioni, mi verranno consegnati dai curatori, per progettare le numerose mostre, delle quali una selezione è pubblicata in questo libro, suddiviso in due parti: “Le luci italiane di Marguerite Yourcenar” (titolo suggerito dalla poetessa Maria Luisa Spaziani) – “Centro Antinoo le arti sorelle” (titolo suggerito dal prof. Ferruccio Ulivi)”. Il loro studio introduce e guida l’interpretazione architettonica dell’esposizione. Comunicazione e conoscenza sono gli obiettivi principali dei miei allestimenti, progettando spazi evocativi e coinvolgenti. Il progetto interpreta e definisce gli spazi, ideando il percorso, modellando e dimensionando i settori, definendo gli spazi espositivi, curando la grafica, le luci, gli effetti speciali, integrando i materiali selezionati con contributi didattici che rendano più comprensibile l’esposizione. Un insieme di parametri che confluirà in una immagine unitaria simbolo dell’evento.». (Massimo Domenicucci)
Massimo Domenicucci si laurea in Architettura presso l’Università degli studi di Roma “La Sapienza”. Svolge la sua attività professionale sia nel settore privato che in quello pubblico. Una particolare attenzione è dedicata alla progettazione di Archivi, Biblioteche, Musei, Mostre. Progetti che hanno interessato tra gli altri: il complesso monumentale dell’Archivio Centrale dello Stato, la Fondazione Adriano Olivetti, la Presidenza del Consiglio dei Ministri, la Camera di Commercio di Roma (Tempio di Adriano). Tra il 1985 al 2005 collabora in numerosi progetti con il maestro Giulio Savio, uno degli ultimi eredi della cultura architettonica rinascimentale e del Movimento Moderno. All’inizio degli anni novanta con Laura Monachesi ed un gruppo di amici fonda il Centro Internazionale Antinoo per l’Arte – Marguerite Yourcenar, per il quale progetterà, in un lungo percorso che tuttora continua, le varie sedi, oltre ad una lunga serie di mostre (oggetto della presente pubblicazione). Progetti di “installazioni culturali” (in parte realizzati con la preziosa collaborazione della figlia Chiara), che interpretano con il linguaggio dell’architettura: letteratura,arte, natura, storia, scienza, teatro, cinema, musica, stabilendo uno speciale ed originale rapporto con la grande scrittrice e le sue opere.
Nel 2004 fonda il DAIstudio a Roma, dedicato all’attività professionale ma anche luogo di incontro, promozione e divulgazione di eventi letterari ed artistici.
Molti i rapporti di collaborazione per particolari installazioni con artisti tra cui: Barbara, Enzo Benedetto, Meo Carbone, Maria Cristina Carlini, Angelo Cucciarelli, Bruno Ceccobelli, Mario Ceroli, Paola Crema, Georges De Canino, Roberto Fallani, Luciana Fortini, Emilio Greco, Carlo Lorenzetti, Stefania Lotti, Pippo Mannino, Umberto Mastroianni, Marcella Mencarini, Mimmo Paladino, Paolo Pasticci, Michelangelo Pistoletto, Arnaldo Pomodoro, Placido Scandurra.
Numerosi i progetti pubblicati, articoli e saggi sono presenti su riviste e libri.
Attualmente vive e lavora a Roma condividendo l’attività del DAIstudio con i figli Matteo e Chiara.
il link con la registrazione video (mp4) della conferenza stampa di presentazione: