
La Fondazione Pescarabruzzo celebra il grande Maestro Ennio Calabria (1937 – 2024) con la mostra “Essere pittura. Omaggio a Ennio Calabria”, in programma dal 12 luglio al 5 ottobre presso la Maison des Arts a Pescara (Corso Umberto I, 83). L’esposizione presenta circa cinquanta opere, dagli esordi fino all’ultimo autoritratto realizzato poche settimane prima della sua scomparsa.
Il vernissage, previsto per sabato 12 luglio alle ore 18.00, vedrà la partecipazione di Nicola Mattoscio, Presidente della Fondazione Pescarabruzzo; Carlo Masci, Sindaco di Pescara; dei curatori Marco Bussagli e Gabriele Simongini, professori dell’Accademia di Belle Arti di Roma e membri del Comitato Scientifico dell’Imago Museum, nonché di Tiziana Caroselli, compagna dell’artista, e Rita Pedonesi, curatrice dell’Archivio Calabria e Presidente dell’Associazione Culturale “In tempo” di Roma. Il catalogo della mostra ospita anche il contributo critico di Ida Mitrano e fotografie di Alessandra Pedonesi.
Con questa mostra, la Fondazione Pescarabruzzo intende rendere omaggio al Maestro Ennio Calabria, a poco più di un anno dalla sua scomparsa, avviando al contempo il primo autentico processo di storicizzazione della sua opera. A testimonianza di questo impegno, la Fondazione ha recentemente acquisito una delle sue opere più emblematiche, I funerali di Togliatti, che rappresenta un momento cruciale nel percorso artistico e civile del pittore romano d’adozione e che è stata esposta recentemente in mostra all’Imago Museum in occasione dei Sessant’anni da quella giornata storica.
«Il suo più importante insegnamento, perciò, è nel saper cogliere non tanto la fedeltà agli ideali, quanto la passione civile per la critica all’esistente, in nome di una necessità di cambiamento volto ad affermare valori sostanziali per un nuovo umanesimo, piuttosto che assecondare un progresso rassegnato nella semplicistica sovrapposizione all’evoluzione “naturale” delle cose» scrive nell’introduzione al catalogo Nicola Mattoscio, Presidente della Fondazione Pescarabruzzo.
Le sezioni della mostra
Il percorso espositivo prende avvio dalla giovinezza di Ennio Calabria, nato a Tripoli e trasferitosi in Italia in giovane età. Il suo debutto avviene nel 1958 presso la Galleria “La Feluca”, seguito dalla partecipazione alla Biennale di Venezia del 1964. Da quel momento, la sua carriera si intensifica a livello nazionale e internazionale, culminando in due importanti retrospettive: alla Rotonda della Besana (1985) e al Castel Sant’Angelo (1987).
Anni ’70
Accanto ai temi politici, la pittura di Calabria inizia a esplorare questioni ecologiche e sociali, in un’Italia segnata dal terrorismo e dalla crisi energetica. L’artista si distingue anche per le sue doti critiche e organizzative, ricoprendo dal 1974 al 1979 il ruolo di membro del Consiglio Direttivo della Biennale di Venezia. Tra le opere di questo periodo spicca I giovani (1979), che riflette il disagio della condizione giovanile.
Anni ’80
È il decennio del riconoscimento internazionale: espone alla Gucci’s Gallery di New York (1985) e al Musée Municipal di Saint Paul De Vence (1988), dove la mostra viene presentata da André Verdet. La sua prima antologica alla Rotonda della Besana (1985) viene riproposta con successo a Roma, a Castel Sant’Angelo (1987). In mostra sono esposte opere rappresentative come Traghetto per Palermo (1984) e La città dentro (1989).
Anni ’90
Gli anni Novanta segnano una nuova fase di ricerca pittorica, orientata all’indagine dell’identità e della forma. Nascono i cicli Il mare accanto e Ambiguità dell’intravisto. In esposizione tre opere significative: Uomo che guarda il mare, Donna e il mare (1992), e Eretto antropomorfo (1993), testimonianza di una visione sempre più intimista e simbolica.
Anni Duemila
Calabria torna alla Biennale di Venezia nel 2011 (Padiglione Regione Lazio) e nel 2015 (Padiglione Guatemala), oltre a partecipare alla Quadriennale di Roma. Rappresenta l’arte italiana in varie mostre internazionali e attira l’attenzione mediatica, come nel documentario Spunto di vista (Rai Educational, 2011). Tra le opere esposte: Ombre del futuro (2008), Presentimento d’acqua (2008), Il pensiero del corpo (2010), Patologia della luce (2012), L’Uomo e la Croce (2016), L’ombrello è rotto: paura dell’acqua (2018).
Ritratti e autoritratti
La mostra si conclude con una sezione dedicata ai ritratti, tema centrale dell’opera di Calabria sin dagli anni Sessanta (Stalin, Vespaio, Nuovo pianeta). È però nei Duemila che l’artista affronta il genere in modo sistematico, con i ritratti di Giovanni Paolo II e il ciclo Un volto e il tempo, dove la fisionomia diventa espressione pittorica dell’interiorità.
Informazioni per il pubblico
Maison des Arts | Fondazione Pescarabruzzo
Corso Umberto I, 83 – Pescara
12 luglio – 5 ottobre 2025
Orari di apertura:
• Mercoledì – Venerdì: 17:00 – 20:00
• Sabato: 16:00 – 20:00
• Domenica: 10:30 – 13:30 | 16:00 – 20:00
Il catalogo della mostra è edito da Fondazione Pescarabruzzo – Gestioni Culturali Srl per la Collana Arte e Cultura.
Ingresso libero fino a esaurimento posti.